Descrizione
Addio H2: al posto dei ricordi di una generazione, il futuro presidio della salute di Scarperia e San Piero Scarperia e San Piero, 30 ottobre 2024 – Inizia oggi una trasformazione dal sapore agrodolce per Scarperia.
È con emozione e con un po’ di nostalgia che annunciamo la demolizione dell’ex discoteca H2, in via Filippo Lippi.
Negli anni, l’H2 è stata molto più di un semplice edificio: è stata una seconda casa, un rifugio, un luogo di sorrisi, musica e amicizie per intere generazioni. La discoteca H2 è stata un punto di riferimento non solo per Scarperia, non solo per il Mugello, ma per tutta la Toscana e persino per la vicina Emilia-Romagna. Ora, per una nuova generazione, quello stesso spazio diventerà simbolo di cura, sicurezza e speranza, grazie alla realizzazione di un presidio sanitario locale.
“Quando si abbatte una struttura così iconica, non è solo cemento quello che cade”, confida il sindaco Federico Ignesti, visibilmente toccato. “Con la demolizione dell’H2 vengono giù anche pezzi delle nostre vite, delle storie che abbiamo vissuto in quelle stanze, sotto quelle luci e con quella musica che ancora riecheggia nei nostri cuori. Per molti di noi, è un pezzo d’anima che se ne va, ma è anche un dono che consegniamo al futuro.”
Per chi l’ha vissuta, l’H2 era più di un locale: era un mondo a sé, dove ragazzi e ragazze si incontravano per la prima volta, amici di lunga data si ritrovavano e i sogni di intere nottate sembravano poter durare per sempre. Ma da troppi anni ormai, quel luogo è diventato un simbolo di degrado, un triste ricordo abbandonato alle intemperie e all’incuria.
Ora, grazie a un finanziamento ottenuto tramite il PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), l’H2 lascerà spazio a un centro sanitario che sarà al servizio di tutti. “Proprio dove un tempo sorgeva un luogo di svago e aggregazione,” continua il sindaco Ignesti, “ora ci sarà un presidio di cura, un punto di riferimento per le famiglie, per chi ha bisogno di assistenza e per chi cerca un luogo di accoglienza e supporto.”
Il nuovo presidio sanitario non sarà solo un edificio, ma un luogo dove chi ha bisogno di cure potrà trovare le braccia aperte di una comunità pronta a prendersi cura di lui.
“Per quanto sia difficile dire addio all’H2 e ai ricordi che ci ha lasciato, vogliamo che il futuro di questo luogo sia altrettanto luminoso, pieno di vita e capace di unire le persone,” conclude Ignesti.
“Ciò che ieri era divertimento e spensieratezza, domani sarà protezione e sicurezza per tutti.”
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Ultimo aggiornamento: 31 ottobre 2024, 12:12